Giuseppe Evasio Vitale è uno chef italiano dalla mente poliedrica e dalla personalità eclettica. Nasce in Puglia e cresce tra Gioia del Colle, città della mozzarella dop e del vino primitivo, dove vivono i genitori proprietari di una boutique di abiti di alta moda, e Altamura, città del pane dove vive la nonna paterna dalla quale, ancora bambino, apprende i segreti per la produzione del lievito madre e le tecniche di lavorazione delle orecchiette, della pasta fresca e dei dolci tipici locali. Da lei riceverà anche l’imprinting indelebile della cucina mediterranea che costituirà la nota distintiva del proprio stile di produzione, in costante fusione con altri stili e altre tradizioni.

A 12 anni ha la possibilità di cimentarsi nella recitazione grazie a un progetto sperimentale di teatro dialettale che durerà tre anni e, dopo la scuola media, per assecondare una sua istintiva attrazione per l’architettura e una naturale predisposizione per il disegno tecnico, si iscrive all’Istituto Tecnico per Geometri. A 16 anni inizia un praticantato di disegnatore presso uno studio di progettazione edile e, contemporaneamente, segue dal punto di vista contabile e amministrativo l’attività dei genitori suggerendo strategie commerciali e utilizzando l’innato buongusto per influenzare la scelta delle campionature propendendo per i giovani stilisti emergenti (all’epoca Fiorucci, Moschino, Armani e Versace per citarne alcuni).

A 18 anni le passioni ancestrali prendono il sopravvento: sorprendendo tutti e contravvenendo alle aspettative dei genitori che avrebbero preferito uno sviluppo di carriera nel campo del commercio e della moda, si fa assumere come apprendista presso lo storico ristorante tipico pugliese “U cicatidd” di Altamura. Tuttavia, nessuna delle esperienze pregresse dell’età adolescenziale andrà dispersa poiché riuscirà ad armonizzarle e sintetizzarle, a fonderle con la passione di sempre e a restituirle in professionalità e creatività. Inizia così una lunga carriera tutta in salita, caratterizzata da impegno, sacrifici, formazione continua e crescita umana e professionale a fronte dei quali non potevano che corrispondere grandi risultati e riconoscimenti.

A 20 anni, nella ferma convinzione che la tradizione culinaria francese fosse depositaria delle tecniche e delle metodologie di base delle quali uno Chef professionista dovrebbe essere profondo conoscitore, si trasferisce in Francia e matura molteplici esperienze nell’ambito della ristorazione di alto livello “à la grand carte”

Tornato in Italia sperimenta la cucina d’albergo e il local banqueting ma, oltremodo significativa risulterà la crescita professionale nell’ambito di grandi gruppi alberghieri quali CIGA Hotels, Sheraton, Hilton, Marriott e Four Season dove avrà la possibilità di gestire volumi considerevoli, sia in riferimento al numero dei subalterni che alla produzione anche in formula catering, redigere le schede ricette, rilevare i food cost, selezionare i fornitori, controllare i flussi di produzione, partecipare alle decisioni strategiche dei vertici aziendali e condividerne gli obiettivi.

Contemporaneamente, quasi per processo fisiologico naturale, rimane coinvolto in attività di consulenza e formazione e cura le start up di innovative strutture ricettive e new concept restaurant sia in Italia che all’estero. Il temporary management del settore F&B di grandi realtà alberghiere e le re-start up di aziende ristorative in fase di ricambio anche generazionale, caratterizzano la sua attuale vita professionale sempre, inesorabilmente, vocata al continuo aggiornamento e alla sperimentazione delle nuove tendenze.